27 giugno 2010

153.

Da bambino, quando avevo fatto un qualche sacramento in cui bisognava dire rinuncio a satana, non l'avevo detto. Avevo detto gnegnegnugno per muovere la bocca insieme a tutti, e pensavo: non prometto niente, metti che poi con satana si sta meglio. Invece ora rinuncio di continuo a questo e a quello e mi sa che ne capivo di più da bambino. A forza di vivere ci si complicano le cose più di quel che sono, è come avere dei lunghi spaghi attaccati dappertutto e ogni volta che ti muovi si annodano sempre di più, poi va tutto a finire come con questo discorso che è cominciato bene e ora non so più cosa volevo sostenere, quindi rinuncio.

4 commenti:

Cassandra Gemini ha detto...

a giudicare da questo post direi che ne capisci ancora sufficientemente.

m ha detto...

io ti voglio un po' bene. neanche io ho rinunciato a satana. per lo stesso motivo. ho mosso le labbra borbottando qualcosa e nascondendomi nel coro di vocette. che non si sa mai.

LorenZo ha detto...

Fatti una doccia. Fanne tante. E vedrai che questi spaghi a poco a poco vanno via...

Arthur Cravan ha detto...

ho solo il bagno, non la doccia, ma giusto questo mese sono riuscito a trasformarlo in una doccia rudimentale