30 dicembre 2009
115.
Notte, gelo, solitudine: parole abusate. Non vanno bene per trascrivere quello che volevi trascrivere. Fattene una ragione: ci sono dei momenti che non condividerai mai con nessuno. Puoi provare a parlarne o a scriverene, per credere di poterli trasmettere, puoi scrivere una descrizione dell'evento, o le sensazioni che hai provato, o entrambe le cose, ma il collegamento che le ha attivate non è logico e non potrai mai registrarlo. Cercando di farlo stravolgerai il ricordo della tua sensazione come già è traccia di una finzione tutto ciò che è stato scritto e raccontato. Parti dal presupposto che non puoi: taci. Goditela la notte, il gelo, la solitudine e quelle idee che un banale contesto ti suscita. Smettila di agire come se l'amore o l'amicizia fossero l 'unico modo di trovare contatto con il mondo. Non c'è questa intesa che vai cercando, neanche con te stesso: altrimenti quel momento te lo saresti goduto per davvero senza pensare di doverlo scrivere qui.
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3 commenti:
per un momento ho pensato "possibile che nessuno abbia ancora commentato?!?", poi ho riflettuto che c'è ben poco da aggiungere.
ero indeciso se concludere che i lettori non hanno bisogno di trascrivere le proprie, di impressioni, o molto più semplicemente che di lettori non ce ne sono
appunto,cosa dire. me l'ero perso.
ff.
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