29 novembre 2009

104.


Sulla scrivania ho un modellino della Casa da Musica di Koolhas, e ogni volta che passa la donna delle pulizie a mettere in ordine la trovo appoggiata dal lato sbagliato. E questo è un po' il riassunto di quel che può pensare una persona dell'architettura contemporanea.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

la donna delle pulizie dell'ufficio mi cambia sempre la sedia con una senza una ruota. a casa, invece, mi sposta una piccola libreria. è la mente che fa lo spazio? se è così, ora vivo in uno sgabuzzino.


amelia

Arthur Cravan ha detto...

non si può neanche pretendere che capisca, in fondo: "tutte le volte trova la sedia così e non ha ancora capito che deve lasciarla", sarebbe un ragionamento che implica "tutte le volte trova i calzini sparsi in terra e non ha ancora capito che deve lasciarli"

meglio vivere in uno sgabuzzino, almeno fai presto a mettere in ordine. come piace a te.

Anonimo ha detto...

il singolo ordine mentale è confuso per tutti ad esclusione di chi lo applica.
come l'amore, credo.

amelia

fleo ha detto...

le 'persone' la penseranno sempre così, malgrado tutte le pare che si faceva gropius sull'educazione. d'altronde però quello è un modello dell'edificio, non l'edificio in sè. la donna delle pulizie non ci prova neanche a capovolgere una casa. non sa che è un modello, quindi non ha importanza il lato su cui poggia. la gente dentro non precipita sul soffitto, quando passa la donna delle pulizie.

Arthur Cravan ha detto...

rocco tanica una volta ha detto: "una donna che non sapeva niente di leggi della fisica è scivolata e si è rotta una caviglia sul soffitto"