L'altra notte in un sogno giungevo a una conclusione illuminante, condensavo il mio punto di vista in poche parole con una sintesi dalla precisione matematica. Al risveglio ho ulteriormente perfezionato quel teorema aggiungendo una vena poetica e articolandolo in una struttura simmetrica fatta di parallelismi e incroci concettuali. Me la sono ripetuta nel dormiveglia, rigirandola come una pepita di rara bellezza. Di quella rivelazione ora ricordo solo la forma: una geometria essenziale ed escheriana, ma non ricordo il contenuto. Ma a chi importa?
grafica di andy gilmore
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